Porto Badisco

Porto Badisco
Porto Badisco - foto di larrylurex by CC BY-SA 2.0

Il comune di Otranto ha diverse frazioni, da esso poco distanti. Una di queste è Porto Badisco, località balneare che si affaccia sul mar Adriatico lontana poco meno di 8 Km da Otranto e che gode di una posizione geografica ideale, distando a solo 8 Km anche da Santa Cesarea Terme, 15 da Castro e 37 da Lecce, tutti gioielli della penisola Salentina.

Si tratta di un piccolo borgo che offre la possibilità di usufruire di un mare fantastico, elemento che lo rende un luogo particolarmente frequentato nel periodo estivo. Il territorio, che assume la forma di una caletta naturale, di Porto Badisco è compreso fra ‘Punta Scuru’ a nord e ‘Capo Palascia’ a sud.

La cornice naturale nella quale è collocato il posto è semplicemente fantastica: l’ambiente è quello tipico salentino, con il porticciolo naturale creato da un tratto addolcito della costa, la macchia mediterranea che arricchisce il suolo con i suoi colori e i suoi profumi, il mare limpido ed invitante, la tranquillità e l’armonia donata da quella natura ancora selvaggia e poco intaccata dall’intervento dell’uomo, campagne circostanti ricche di antiche e tipiche tracce di un tempo lontano, come i muretti a secco e i ‘furnieddhi’.

Per godere di questo piccolo angolo di paradiso è sufficiente seguire semplici indicazioni stradali: da Lecce, imboccare la tangenziale ovest e prendere l’uscita per Maglie. Giunti nella cittadina, svoltare in direzione Maglie/Otranto e continuare a percorrere la strada statale 16 fino allo svincolo strada provinciale 358/Via Uggiano. Ora è necessario attraversare il piccolo paesino per poi riprendere la SP 358, che consente di imboccare la litoranea. Seguendo la strada provinciale 87, si giunge a Porto Badisco. Se non si dispone di un’auto è possibile muoversi attraverso il servizio estivo messo Salento in Bus, che collega le principali località turistiche salentine.

Oltre all’indiscutibile bellezza naturale di cui gode Porto Badisco, un velo di mistero e di leggenda avvolge il luogo: si pensa infatti che il posto descritto da Virgilio nell’Eneide, dove sbarcò l’eroe Enea per intraprendere il suo viaggio in Italia fuggendo da Troia, sia proprio questo. La questione è tuttora controversa e oggetto di discussione, ma alcuni esperti sono convinti che sia proprio Porto Badisco il punto dove avvenne l’epico sbarco.

Ben più certa e dimostrabile è la presenza dell’uomo in ere molto antiche. Infatti la conformazione carsica del territorio ha causato la creazione di grotte e cavità che hanno custodito nel tempo i segni e le testimonianze di popolazioni passate. Il più palese di questi esempi è senza dubbio la Grotta dei Cervi, che conserva incredibili segni di abitanti risalenti a quattro millenni fa.

Si tratta di una grotta probabilmente creata dall’antica presenza di un corso d’acqua, scoperta solo nel 1970, durante una normale esplorazione del territorio ad opera di un gruppo di archeologi della vicina città di Maglie.
 La particolare conformazione e la posizione in cui si trova non consente l’apertura al pubblico, ma al suo interno sono presenti spettacolari graffiti, iscrizioni e dipinti rimasti quasi intatti nonostante il tempo trascorso. L’importanza del reperto naturale è tale da essere considerata una delle testimonianze più rilevanti dell’era neolitica a livello europeo.

Come anticipato, la cavità si divide in tre corridoi, che poi si ramificano a loro volta. In ognuno di essi sono presenti splendidi e colorati pittogrammi, che raffigurano ovviamente scene di caccia e animali, da cui il nome della grotta. Sono state ritrovate anche molte ossa, utensili, impronte di mani e altre tracce che fanno pensare che anticamente la cavità sia stato il rifugio di un’intera comunità.

L’accesso alla grotta è consentito da due aperture, una sul lato occidentale, che permette di entrare nel primo dei corridoi, l’altro sul lato orientale, che comunica invece con tutti e tre i tunnel sotterranei.

Natura, mare, storia, mito: tutto ciò rende Porto Badisco un vero e proprio gioiello, incastonato in una meravigliosa terra, il Salento, che non smette mai di stupire.

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